Omega: dal 1848 a oggi, la visione svizzera che ha conquistato il mondo
Le origini di un brand visionario
Omega nasce nel 1848 a La Chaux-de-Fonds, in Svizzera, quando Louis Brandt apre un piccolo laboratorio di orologeria.
Inizialmente l’attività è artigianale, ma già negli anni successivi la maison si distingue per precisione e affidabilità, due asset che diventeranno i pilastri del marchio.
La svolta industriale e il nome “Omega”
Nel 1894 viene introdotto un nuovo calibro rivoluzionario, estremamente preciso e facile da riparare. È talmente innovativo da dare il nome all’intera azienda: Omega.
Il brand assume da quel momento un posizionamento preciso: diventare sinonimo di eccellenza cronometrica.
Innovazione e riconoscimenti internazionali
Nel corso del XX secolo, Omega si afferma come pioniere tecnologico:
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Nel 1932 diventa il cronometrista ufficiale dei Giochi Olimpici, ruolo che mantiene ancora oggi.
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Negli anni ’40 e ’50 sviluppa calibri e collezioni che diventeranno icone: Seamaster, Constellation e Speedmaster.
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Omega è anche protagonista delle competizioni di cronometraggio, battendo record nei concorsi di precisione.
Dallo spazio agli abissi: l’epopea dell’esplorazione
La grande consacrazione arriva negli anni ’60: la NASA sceglie lo Speedmaster Professional come unico orologio certificato per le missioni spaziali.
Nel 1969, il Moonwatch diventa il primo orologio indossato sulla Luna.
Parallelamente, la collezione Seamaster conquista i fondali marini e diventa punto di riferimento per i sub professionisti.
Omega e la cultura contemporanea
L’universo Omega non è solo tecnico ma anche culturale:
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È il marchio legato a James Bond dal 1995, rafforzando l’immagine di eleganza e innovazione.
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Continua a essere cronometrista ufficiale di eventi sportivi globali, consolidando l’autorità sul tema precisione.
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Negli ultimi anni ha investito in materiali avanzati (ceramica, Liquidmetal, oro Sedna) e movimenti certificati Master Chronometer resistenti a campi magnetici estremi.